Scrittore

NOME X SITO(A = «inizio»; cre = radice di «crescere» e di «creare»; astro = «stella»; enna = «rosso»; [n]nell = «nell’»; oro = «oro»): «È nato, cresce e crea un astro rosso nell’oro»

Autografo

Salvatore Corrado — alias Acreàstro Ennannellòro — viene al mondo handicappato in seguito a un parto difficile. Nasce in Sicilia, nel paese di Mineo, terra di Luigi Capuana, il 5 del mese di dicembre dell’anno 1951 (per l’anagrafe il 2 del mese di gennaio del 1952).  Nell’anno 1960 emigra in Svizzera con la famiglia e inizia a scrivere nel 1967. Dall’anno 1977 all’anno 2004 lavora in una tipografia ticinese dove, dopo aver svolto per qualche tempo altre mansioni, esercita per quasi 20 anni l’attività di correttore di bozze.

Un’intervista a Acreàstro Ennannellòro

di Gioia Lomasti e Alessia Marani

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Purtroppo egli non trova più la poesia. (Foto presa su Google)

La mia caratteristica è cuella* di scrivere senza sapere, dall’inizio alla fine, che storia stia raccontando. Scrivo lasciandomi trascinare da ciò che, da chissà dove, invade la mia mente.
(…) Se i generi letterari che preferite, o comuncue vi piacciono, sono soprattutto l’azione, il fantasy, il poliziesco, il pornografico,… avete l’imbarazzo della scelta.
A me piacciono anche cuesti generi, sebbene non legga molto. Non leggo molto perché non posso e non voglio sottrarre tempo prezioso (…) a cuella che considero la mia «missione»: scrivere. 
Che io legga pochissimo non significa duncue che non mi piaccia cuel tipo di letteratura o che non leggerei anche libri del genere. 
Cuanto invece non troverei lodevole è che un autore scrivesse lavori simili a scopo competitivo. 
Io ò preso coscenza che il mio compito è mettere nero su bianco  (…) il suono, complementare o meno, di un’altra campana. 
Allora suono cuesta campana attraverso le mie opere, assecondato da personaggi che sembrano impazienti di esser animati e di dire, non soltanto la loro, ma anche la mia; in ogni caso non reprimo l’immaginazione, anzi… 

Se volete riposare dall’ormai troppa leggerezza, estraniatevi dai soliti rumori e ascoltate il greve, ma edificante, suono della mia campana!

Brano tratto da Stilnàrbore,
dalla Nota dell’autore

* «Mettendo in pratica cuel teorico: “Scriviamo la lingua italiana come la pronunciamo”, elimino le lettere che tralasciamo parlando. Cueste sono: la h, là dove non (h)à alcun valore fonetico; la i nei suoni dolci ce, sce, ge e nel suono gna (verbi in gnare alla prima persona plurale del presente) e la q che à il medesimo suono della c dura.  L’eliminazione del cuindicesimo segno alfabetico comporta che sulla i e sulla a dei miei cuí e cuà l’accento va».
Nei libri — dopo l’indice — si trova una spiegazione esaustiva della Riforma ortografica (1989) dell’autore. (qui)

Ascensore!

© 25 luglio 2014 e-Editrice WenneW — LEGGE 22.4.1941, N. 633 PROTEZIONE DEL DIRITTO D’AUTORE – Testo consolidato al 7.3.2008: 1. 1) Sono protette ai sensi di questa legge le opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica ecc., qualunque ne sia il modo o la forma di espressione. 1. 2) Sono altresì protetti i programmi per elaboratore come opere letterarie ai sensi della Convenzione di Berna sulla protezione delle opere letterarie ed artistiche ratificata e resa esecutiva con legge 20.6. 1978, n. 399, nonché le banche di dati che per la scelta o la disposizione del materiale costituiscono una creazione intellettuale dell’autore. 2. In particolare sono comprese nella protezione: le opere letterarie, drammatiche, scientifiche, didattiche, religiose, tanto se in forma scritta quanto se orale. Ecc.