A papa Francesco

Stamattina, 21 aprile 2025, Lunedì dell’Angelo, l’annuncio del Cardinale Farrell:

«Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre».

Cercavo «i papi morti in buona salute». Invece di farmi trovare la risposta immediata, come una volta (sembra che stia parlando dell’era cavernicola) quando Google faceva leggere l’esatta risposta — in questo caso, mi avrebbe dato i nomi dei papi morti relativamente in salute —, mi ha fatto leggere:

«La frase “papi morti in buona salute” è un’espressione che può essere interpretata in modo ironico o sarcastico, suggerendo che i papi, anche se morti, sembrano essere stati in buona salute durante la loro vita e dopo. Questa espressione è spesso usata per mettere in discussione la percezione pubblica della salute dei papi, soprattutto in relazione alle loro morti improvvise o in circostanze che suscitano domande. In realtà, la storia della Chiesa cattolica è piena di papi che hanno affrontato gravi malattie, e le loro morti non sono sempre state improvvise o legate a condizioni di salute impeccabile. Ci sono stati papi che hanno sofferto di malattie croniche, altri che sono morti per cause naturali, e altri ancora che sono morti in circostanze misteriose o che hanno destato sospetti. Un esempio di un papa la cui morte improvvisa ha suscitato molti dubbi è Papa Giovanni Paolo I (Albino Luciani). La sua morte, avvenuta dopo soli 33 giorni di pontificato, è stata ufficialmente attribuita a un infarto, ma sono circolate molte teorie alternative, alcune delle quali suggerivano che fosse stato ucciso. In sintesi, la frase “papi morti in buona salute” è una semplificazione della realtà storica e non riflette la complessità delle vite e delle morti dei papi. Ci sono stati papi che hanno goduto di buona salute per molti anni, altri che hanno sofferto di malattie e altri ancora che sono morti in circostanze misteriose, ma non esiste una regola generale che possa essere applicata a tutti i papi».

Immagino che la risposta sia data dall’intelligenza artificiale che, proprio perché artificiale, non risponde, giacché non capisce…

Perché volevo sapere quali e quanti papi erano traghettati, relativamente in buona salute, nell’«altro mondo», che secondo me, e forse anche secondo altri, non esiste? Perché, come dice anche l’IA, alcuni «sono morti in circostanze misteriose o che hanno destato sospetti. Un esempio di un papa la cui morte improvvisa ha suscitato molti dubbi è Papa Giovanni Paolo I (Albino Luciani)».

Personalmente, ritengo sospetta la malattia che colpì Giovanni Paolo II; egli stava togliendo «il vino nuovo» dagli «otri vecchi»… Molti non capiranno che cosa intendo, perché non hanno capito che cosa egli stesse facendo. Altri, molto vicini a lui, stavano capendo, per cui bisognava impedirglielo. Inutile essere più precisi, poiché soprattutto oggi, contaminati dall’IA, si capirebbe ancora meno…

Anche già fu papa Francesco ha tentato di spogliare la chiesa dei pesanti veli che la imbruttiscono… La nudità urta gli ipocriti, soprattutto oggi in cui si traccia una X anche sui gioielli del «Cristo risorto» di Michelangelo Buonarroti, cioè di una statua, perché altrimenti si traumatizzano i bambini che vengono comunque sverginati dai malsani comportamenti adottati dagli adulti lontani anni-luce dall’essere davvero adulti (si veda l’insuperabile esempio: quello delle guerre, fatte da adulti rimasti mentalmente indietro, perciò ancora incapaci di comportarsi da vari adulti!).

Sì, anche il momentaneamente ultimo Papa intendeva sanare la chiesa, ma come fare quando la chiesa stessa te lo impedisce perché abituatasi all’oscurità, al coprirsi con sempre più veli che, anche se davvero trasparenti, coprono tutto per il fatto che si tratta sempre dell’aggiunta di strati, perciò non soltanto di un velo che potrebbe anche starci. È questo costante infagottarsi ecclesiale che, ancora oggi, continua a fare della chiesa l’apocalittica «prostituta famosa».

Non credendo io nell’«altro mondo» (non ci credeva Gesù; e non ci credeva neppure san Giovanni Paolo Secondo!), auguro anche all’Io-Anima, fattosi conoscere come papa Francesco, un felice ritorno tra noi se, l’istante in cui è morto, è venuto alla luce, da qualche parte sulla Terra, un altro piccolo essere umano o meno, o su un altro pianeta abitato! Altrimenti lo so calmatoSi, come un’onda oceanica nell’Onniessenza, in attesa di un’altra Onda…

Ascensore!

©25 luglio 2014 e-Editrice WenneW — LEGGE 22.4.1941, N. 633 PROTEZIONE DEL DIRITTO D’AUTORE – Testo consolidato al 7.3.2008: 1. 1) Sono protette ai sensi di questa legge le opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica ecc., qualunque ne sia il modo o la forma di espressione. 1. 2) Sono altresì protetti i programmi per elaboratore come opere letterarie ai sensi della Convenzione di Berna sulla protezione delle opere letterarie ed artistiche ratificata e resa esecutiva con legge 20.6. 1978, n. 399, nonché le banche di dati che per la scelta o la disposizione del materiale costituiscono una creazione intellettuale dell’autore. 2. In particolare sono comprese nella protezione: le opere letterarie, drammatiche, scientifiche, didattiche, religiose, tanto se in forma scritta quanto se orale. Ecc.